08/10/19

Sindrome dell’ovaio policistico, PCOS: Acne, Caduta dei Capelli, Amenorrea, Irsutismo, Infertilità

Mi hanno detto... che ho la Sindrome dell’ovaio Policistico PCOS
Acne, Caduta dei capelli, Amenorrea, Irsutismo, Inferilità

La sindrome dell'ovaio policistico (sigla PCOS, derivante dall'inglese PolyCystic Ovary Syndrome) o anche denominata Policistosi ovarica, Sindrome di Stein-Leventhal e Micropolicistosi ovarica. E' una patologia endocrino-metabolica che colpisce in tutto il mondo il 5-10 per cento della popolazione femminile in età fertile ed è pertanto il disordine ginecologico più comune delle donne in età riproduttiva.
È la causa più frequente di infertilità femminile. Le ovaie policistiche sono visibili con una semplice ecografia, ma la sindrome è ben di più, è la compresenza di almeno tre sintomi, incluso o escluso quello ecografico (con o senza Acne, Caduta dei Capelli, Amenorrea, Irsutismo, Infertilità).
Le cause della Sindrome dell’ovaio policistico, PCOS, non sono state completamente individuate, anche se attualmente è largamente accettata la causa genetica. Importante è capire che anche se hai la sindrome, sei una donna "normale", solo, sei 1 donna su 10 con un diverso profilo ormonale.





- Ci vuole però accortezza e un ginecologo che ti sappia seguire
I sintomi più comuni sono anovulazione (la PCOS è anche detta anovulazione iperandrogenica), un eccesso di ormoni androgeni con resistenza all'insulina.
L'anovulazione si manifesta con mestruazioni irregolari, amenorrea e infertilità. Lo squilibrio ormonale causa irsutismo e acne. La resistenza insulinica provoca obesità, diabete tipo2, ipercolesterolemia.

SINTOMATOLOGIA SOGGETTIVA: sintomi e la gravità della sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) variano da soggetto a soggetto.

Adesso sapete di cosa parliamo; approfondiamo alcuni concetti !!
- Una componente genetica sembra essere ereditata in modo autosomico dominante, con elevata penetranza, ma espressività variabile.
- La gravità della PCOS è influenzata dal peso, l'obesità cambia l'assetto ormonale.
- è una sindrome complessa: il problema principale è una dis-regolazione ormonale nell'ipotalamo, con il coinvolgimento di molti organi (Acne, Caduta dei Capelli, Amenorrea, Irsutismo, Infertilità).
- La sindrome dell'ovaio policistico, PCOS, può essere collegata o aggravata da fattori con impatto epigenetico durante il periodo prenatale: sostanze ad uso industriale che interferiscono con il sistema endocrino come il bisfenolo A e alcuni farmaci.
Ho la sindrome se ??
Si utilizzano generalmente 2 criteri diagnostici:

  1. per la diagnosi di PCOS devono essere presenti: 1. iperandrogenismo (clinico o biochimico), 2. oligomenorrea o amenorrea, e 3. esclusione di altri disordini che causano ovaio policistico (1990 NIH/NICHD);
  2. la paziente deve presentare almeno due dei tre sintomi seguenti: (1) oligo- o amenorrea con anovulazione, (2) iperandrogenismo, (3) cisti ovariche osservate mediante l’ecografia, (2003 ESHRE/ASRM Rotterdam), vanno comunque escluse altre cause.
Sintomi e indizi
-    Alterazioni del ciclo mestruale, per esempio oligo-amenorrea (ciclo di durata superiore a 35 giorni) e l’amenorrea (assenza di mestruazioni);
-    Infertilitàa causa dell’anovulazione cronica;
-    Alopecia androgenica, ossia perdita dei capelli;
-    Acne, pelle unta, dermatite seborroica;
-    Acanthosis nigricans: la presenza di macchie scure sulla pelle;
-    Molluschi penduli o fibromi molli;
-  Periodi di sindrome premestruale lunghi, con sintomi come gonfiore addominale, sbalzi di umore, cefalea, dolore pelvico, ritenzione idrica e mal di schiena;
-   Apnea nel sonno;
-   Elevati livelli nel sangue di ormoni maschili (androgeni), quali testosterone, androstenedione e DHEAS, che causano irsutismo e talvolta mascolinizzazione;
-   Obesità centrale, che si concentra nella metà inferiore del torace, dando la caratteristica forma a mela;
-    Cisti multiple ovariche nella zona sottocorticale, che ad un esame ecografico possono rassomigliare ad una collana di perle;
-    Ingrossamento delle ovaie da 1.5 a 3 volte maggiori della norma;
-    Superficie ovarica spessa, liscia, color perlaceo;
-    Rapporto tra livelli di LH (ormone luteinizzante) e FSH (ormone stimolatore del follicolo) maggiore di 2.5, quando vengono misurati al terzo giorno del ciclo mestruale;
-    Bassi livelli di SHBG (globulina che trasporta gli ormoni sessuali);
-    Iperinsulinemia per aumentata resistenza all'insulina dei tessuti periferici e  ridotta tolleranza glucidica.

Rischi rari
Le donne che soffrono di questa sindrome corrono il rischio di:

  • Iperplasia e carcinoma dell'endometrio: vi è un'iperstimolazione prolungata delle cellule endometriali da parte degli estrogeni, a causa del loro eccesso e della carenza di progesterone, che normalmente controbilancia tale azione proliferativa. Si può avere perciò un ispessimento del rivestimento uterino che, alla lunga, può sfociare nella neoplasia;
  • Insulino-resistenza o diabete mellito, che sono conseguenze dell'iperinsulinemia;
  • Ipertensione;
  • Disturbi del metabolismo lipidico (prevalentemente dislipidemia);
  • Malattie cardiovascolari.


Diagnosi

Non tutte le donne affette da sindrome dell'ovaio policistico PCOS hanno le ovaie policistiche, e non tutte le donne con cisti ovariche sono affette da PCOS.
L'ecografia pelvica è uno strumento diagnostico fondamentale, ma non il solo. 

La diagnosi può essere difficoltosa, per la notevole variabilità (infatti si parla di sindrome e non di malattia).

  • Ecografia pelvica:  ricerca le cisti ovariche; che riflettono i disordini mestruali tipici di tale condizione. Nella mestruazione fisiologica un follicolo dominante viene selezionato ad ogni ciclo mestruale e dopo l'ovulazione, si riassorbe. Nella sindrome dell'ovaio policistico si possono trovare più di 10 follicoli per ovaio con un aspetto ecografico di una collana di perle.
  • Elevati livelli sierici di androgeni (DHEAS, testosterone). Il dosaggio del testosterone libero è una metodica più specifica (cioè riduce il numero dei falsi positivi) rispetto a quello del testosterone totale.
  • Altre analisi: il rapporto LH/FSH è maggiore di 1 (prelievo al 3º giorno del ciclo mestruale - pattern poco specifico ed è presente in meno del 50% dei casi). Spesso vi sono bassi livelli di globulina che lega gli ormoni sessuali (SHBG).
Procedure diagnostiche aggiuntive (da applicare in casi selezionati):

  • Chirurgia laparoscopica che rivela un ovaio translucido, liscio, di volume aumentato; la procedura serve ad eseguire dei prelievi bioptici del tessuto ovarico, cosa che non si effettua di routine nella PCOS.
Procedure diagnostiche per le condizioni associate di rischio

  • Profilo lipidico ed analisi ematiche a digiuno
  • Test di tolleranza del glucosio a 1 e 2 ore dalla somministrazione orale di 75 grammi di glucosio (OGTT) nelle pazienti con fattori di rischio (obesità, storia familiare, storia di diabete gestazionale) o curva insulinemica. Mostra un'alterata tolleranza glucidica (con insulinoresistenza) nel 15-30% delle donne con PCOS. Un diabete franco può essere riscontrato nel 65–68% delle donne affette da questa sindrome.
Esclusione di altre endocrinopatie mediante dosaggi ormonali:

  • Prolattina per escludere iperprolattinemia
  • TSH per escludere un ipotiroidismo
  • 17-idrossiprogesterone per escludere il deficit di 21-alfa idrossilasi

Terapia
La terapia deve rompere il circolo vizioso dell'anovulazione cronica:

  • correzione dello stile di vita, dieta e attività fisica con perdita di peso e riduzione della massa adiposa (migliora l'insulinoresistenza, minor produzione periferica di androgeni e minore trasformazione in estrogeni).
  • diminuzione della secrezione androgenica ovarica (resezione ovarica cuneiforme laparoscopica o contraccezione orale)
  • aumento della produzione di FSH per ottenere una ovulazione
  • miglioramento del microambiente periovarico (miglioramento della condizione di resistenza insulinica)
  • supplementazione con acido folico come adiuvante
Ogni caso ha una estrema variabilità, di difficile gestione, ma anche delicata per il profilo di fertilità, rivolgetevi ad un ginecologo di fiducia


Cordiali saluti
Dr. Salvatore Di Leo
Ginecologo Catania 

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