La metamorfosi della sessualità femminile in menopausa
La menopausa, con il suo conseguente declino nella produzione di estrogeni e testosterone, incide frequentemente, sebbene non universalmente, sulla sfera intima femminile. La diminuzione di questi ormoni può determinare una riduzione della libido e una secchezza vaginale tale da rendere il rapporto sessuale doloroso o fastidioso.
Ogni donna sperimenta la transizione alla menopausa in modo singolare e profondamente personale, sia sul piano fisico che emotivo. Alcune lamentano una diminuzione della sensibilità tattile, altre provano dolore, talvolta accompagnato da lesioni da sfregamento e atrofia, che possono giungere persino a sanguinare, alterando la sessualità e il proprio benessere.
Da un lato, la menopausa libera la sessualità femminile dal rischio di una gravidanza indesiderata, ma dall'altro la espone a nuove sfide. Come affrontare, dunque, queste possibili difficoltà?
Oltre al calo del desiderio, la sessualità può essere influenzata da altri fattori caratteristici di questa fase della vita: disturbi del sonno, vampate di calore, cefalee ricorrenti, ansia, incontinenza urinaria e, soprattutto, una mutata percezione del proprio corpo.
Tuttavia, non è necessario rassegnarsi a un declino ineluttabile. Esistono diverse strategie a nostra disposizione. La terapia ormonale sostitutiva (TOS), a base di estrogeni, da soli o in combinazione con il progesterone, può contribuire a mitigare molti di questi sintomi. È importante sottolineare che la TOS non è una soluzione universale e a lungo termine, ma va considerata solo in presenza di disturbi significativi e limitatamente alla fase di transizione menopausale, la cui durata varia da individuo a individuo e va concordata con il ginecologo.
È la repentina diminuzione ormonale a scatenare la sintomatologia. Limitare la TOS al periodo strettamente necessario consente di rendere questa transizione più graduale e naturale, riducendo al contempo i rischi associati all'assunzione prolungata di questi farmaci, come l'aumento del rischio di tumore al seno. Il ginecologo Dr. Salvatore Di Leo di Catania a questo proposito ha affrontato questo argomento con alcuni studi sperimentali.
Se un disturbo specifico emerge con maggiore intensità, è possibile intervenire in modo mirato. Ad esempio, per contrastare la secchezza vaginale, si possono utilizzare creme, ovuli, anelli vaginali ad applicazione locale o lubrificanti idrosolubili. Alcune donne traggono beneficio da tecniche di rilassamento, biofeedback o dalla masturbazione per migliorare la qualità del rapporto sessuale, imparando a conoscere e controllare il proprio corpo e a preservare l'equilibrio psicofisico.
L'età media della menopausa, come un secolo fa, si attesta intorno ai 52 anni. Ma mentre in passato la vita si concludeva poco dopo, oggi ci aspettano ancora decenni da vivere pienamente, all'insegna del benessere e della serenità.
In conclusione, se la menopausa compromette la sfera sessuale, esistono soluzioni efficaci. È fondamentale rivolgersi a un medico competente e attento, che privilegi la qualità della vita della paziente, dedicandole il tempo e l'ascolto necessari.
La sessualità non deve essere un tabù, ma una fonte di piacere, soprattutto quando la maturità intellettuale ed emotiva consente di apprezzarla in tutte le sue sfaccettature.
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